Notizia pubblicata il 20/05/2019, letta 2472 volte

RIVOLUZIONE CANNARA. BALDACCINI: “UN NUOVO MODELLO DI BUSINESS IN D”


Azzerate tutte le cariche, il patron riparte da solo: “Un nuovo modello di business sostenibile per rifare il Casone e rilanciare la scuola calcio. Per fare la D servono oltre 300mila euro, bisogna iniziare a spendere guardando avanti”

Lunedì 20 maggio 2019
di Nicola Agostini

Il Cannara si prepara ad una sorta di anno zero in serie D. “Dopo una stagione di successo, un team ristretto sta esaminando un modello di business prima di quello di gioco”. A parlare è il patron Antonio Baldaccini che traccia le linee guida annunciando una mezza rivoluzione. Azzerate tutte le cariche del consiglio, via ad un nuovo corso sul quale ancora però il patron non si sbilancia.
“L’obiettivo D nella stagione 2018-2019 e’ stato raggiunto – precisa - e noi del consiglio direttivo ringraziamo tutti coloro che hanno partecipato al progetto: Gianpiero Ortolani, Mauro Cuppoloni, il mister Francesco Farsi, il capitano Alex Raccichini, tutta la squadra rossoblù e tutti i tifosi. Allo stesso tempo dobbiamo considerare che una società sportiva non può più andare avanti vendendo al botteghino 100-200 biglietti a partita e perdere ogni anno per mantenere una squadra che per fare una serie D ha bisogno di oltre 300mila euro l’anno. L’economia locale ha messo a dura prova quel tessuto di piccole e medie imprese che faceva da naturale sostegno in ambito territoriale alle squadre di paese.  Venendo meno le risorse finanziare è nostro dovere cambiare per ispirazione e non per disperazione.

Per tale motivo in questi giorni stiamo valutando un modello di business sostenibile che ci permetterà di rifare il campo di gioco al Casone, indispensabile per la nostra scuola calcio. Il Cannara deve essere da trampolino di lancio e da vetrina per i talenti umbri che si voglio mettere in sfida investendo loro in primis nella società.
La stagione 2019-2020 si presenterà molto innovativa in toto: partendo dal direttivo, per arrivare alla scuola calcio ma tutti convinti che il modo di far business calcistico non sarà più quello dei precedenti decenni. Sarà anche un test importante per coinvolgere la comunità nel massimizzare quanto di buono e’ stato fatto, ma ottenere quel quid in più da collaborazioni con società calcistiche limitrofe e con la comunità cannarese auspicando di mantenere sempre alti i nostri colori”.


Nella foto Antonio Baldaccini