Notizia pubblicata il 02/01/2013, letta 5731 volte

31 GOL IN 31 GARE: GAGGIOTTI SCARPA D'ORO UMBRA 2012


9 reti alla Tiberis, 22 in rossoblu. Nessuno ha segnato come il fantasista del Valfabbrica nell'anno solare appena concluso. "Nel 2013 voglio il campionato e sogno il Pallone d'oro..."

FONTE IL GIORNALE DELL'UMBRIA
di Nicola Agostini
«Giocare con lui è come avere in squadra un marziano. Gaggiotti in Promozione è come Messi nel Barcellona». La prefazione dell’intervista alla scarpa d’oro del calcio umbro 2012 porta la firma di Carlo Alberto Batini, centrocampista del Valfabbrica e compagno di squadra di Marco Gaggiotti. 31 gol in 31 partite di campionato per il fantasista rossoblu che ne fanno il miglior realizzatore fra i dilettanti umbri nell’anno solare appena concluso. Proprio alla Messi insomma... «Non scherziamo - si schernisce subito Gaggiotti -. Batini esagera sempre perché mi vuole bene. Se non sbaglio poi Messi, solo nella Liga, ha segnato 56 gol nel 2012... qualcuno in più di me». Questione di numeri e di gol: 9 alla Tiberis da gennaio ad aprile e 22 a Valfabbrica da settembre a dicembre. Tutti gol pesanti, anzi, pesantissimi, soprattutto quelli che hanno permesso ai rossoblu di chiudere il 2012 in testa al girone A di Promozione con 38 punti, 6 in più della Juventina. 
«Effettivamente - continua Gaggiotti - ho avuto la fortuna di segnare parecchi gol da tre punti in questa stagione, soprattutto negli ultimi minuti...». Per la gioia del tecnico Lorenzo Mambrini... «Il primo a volermi a tutti i costi. Mi ha fatto una corte spietata in estate. E non potevo fare scelta migliore. A Valfabbrica poi avevo già giocato, ai tempi di Francioni. Conoscevo la piazza, sapevo che avremmo potuto fare bene ma non pensavo sinceramente di segnare così tanto. E’ stato veramente un 2012 splendido. Sono anche diventato zio di due splendidi nipotini: Lavinia e Riccardo. Questa scarpa d’oro la dedico a loro». 
Gaggiotti entra così nella hit dei bomber dell’Umbria che nelle ultime due edizioni aveva visto trionfare Dario Tranchitella del Castel Rigone e in precedenza Simone Antonini della Clitunno e Lorenzo Tarpani del Todi. «È’ una grande soddisfazione. Il gol più bello? La punizione contro il Madonna del Latte. Quello sbagliato in maniera clamorosa? Dal limite dell’area piccola contro il San Lorenzo Lerchi. Destro e palla fuori. Avrebbe segnato anche Riccardo...». 
Un 2012 da ricordare a Gubbio e dintorni, visto che il portiere meno battuto dell’anno è un altro eugubino doc, Riccardo Pifarotti, con 22 reti subite in 31 gare di Eccellenza. «Ho letto l’intervista sul vostro giornale. Grande Pifa. Sono proprio contento. Abbiamo giocato insieme nel Fontanelle e nel Gubbio da quando abbiamo 12 anni. L’anno scorso ci siamo trovati da avversari? Certo, San Sisto-Tiberis e puntualmente gli ho segnato. Ho visto che ormai si è specializzato nel parare i rigori ma al sottoscritto non l’ha ipnotizzato. Poi purtroppo abbiamo perso ma...».
Un rigorista alla Baggio... «Idolo assoluto, il mio mito da bambino. Se penso al codino? Prima dovrei fare un trapianto di capelli...». 
Quattro stagioni da pro a Gubbio con 52 presenze e 2 reti in C2 poi la decisione di scendere fra i dilettanti. «Ringrazierò sempre Castellucci che mi ha fatto debuttare e Cuttone che poi mi ha dato fiducia. Il 2007 è stato un anno di cambiamenti, la società non ha avuto il tempo e la voglia di aspettarmi. Così abbiamo optato per la rescissione ed ora eccomi qua. Il più forte con cui ho giocato? Gianluca De Angelis, attaccante con un fiuto del gol incredibile». 
Il 2012 si è chiuso con il gol numero 22 proprio nel giorno del 26esimo compleanno. «Ripeto, un anno magico. Se anche il 2013 fosse così... Diciamo che mi accontento di vincere il campionato con il Valfabbrica e un pensierino al Pallone d’oro umbro... chiedo troppo?».


QUANTI ANEDDOTI - Il prof in cattedra, gli sfottò di Bellucci e l’esultanza alla Celentano...
«Come mi chiamano i miei compagni? “Gaggio”. Solo il mister mi ha trovato un soprannome. Mi chiama “Il prof”. Perché insegno calcio? Chiedetelo a lui... Io so solo che quando urla “Prof”, dalla panchina, ce l’ha con me. Ma uno dei segreti di questa squadra è il gruppo. Chi è il più bersagliato? Batini senza dubbio. È’ proprio un bel personaggio, tutto fichetto, ma è anche un signor centrocampista». 
I 22 gol di Marco Gaggiotti con la maglia del Valfabbrica però hanno fatto notizia. 
«I miei ex compagni mi massacrano. Sento quasi tutti i giorni Ramon Buffa che era con me ad Umbertide lo scorso anno e ci scherziamo su. Ma il peggiore di tutti è Paolo Bellucci. Effettivamente con lui a Gualdo ho vissuto la peggior stagione della mia carriera, sul piano realizzativo. Dopo ogni gol mi chiama e mi fa: “Ma dimmi la verità, Gaggio, ti dopi quest’anno?”». 
E allora, vista la straordinaria vena realizzativa sarà il caso di studiare un’esultanza ad hoc... «Chi mi conosce sa che sono un grande fan di Adriano Celentano. In Coppa Italia, dopo il gol contro il Massa Martana, l’ho imitato nella scena del “Bisbetico domato” in cui fa la pigiatura dell’uva. Al prossimo gol prometto che mi esibisco di nuovo. E se dovesse portare bene sono pronto a farne un marchio di fabbrica». Chiamatelo pure “Il molleggiato di Valfabbrica”.

LA CARRIERA - Quattro stagioni a Gubbio e il primo gol fra i pro nel giorno dei Ceri...
Marco Gaggiotti nasce a Gubbio il 23 dicembre 1986. Gioca nel Fontanelle Branca fino agli Allievi per poi passare al Gubbio. Il debutto in prima squadra in C2 il 9 maggio 2004. Il primo gol fra i pro il 15 maggio 2005, nel giorno dei Ceri. Sua la rete del momentaneo 2-1 sul Castel San Pietro che poi però trovò il pari. Gioca con i rossoblu fino al giugno 2007. Poi scende in Eccellenza: prima al Valfabbrica, poi al Semonte. Nel 2009-2010 veste la maglia del Fabriano per poi tornare in Umbria, al Gualdo, nel 2010-2011. La scorsa stagione 16 gol alla Tiberis, poi, la scorsa estate, il passaggio al Valfabbrica in Promozione.