Notizia pubblicata il 31/05/2014, letta 4295 volte

MERCATO: DOPPIO COLPO SUBASIO, MORTARO E BARATTERI


Group Castello: Fiorucci, Cerbella e Della Monica i tre nomi per la panchina. A Sansepolcro torna Mezzanotti ma c'รจ da risolvere prima la grana fallimento. Damaschi avverte: "Foligno, o arriva qualcuno o me ne vado"

FONTE IL GIORNALE DELL'UMBRIA sabato 31 maggio
di Nicola Agostini

La Subasio fa sul serio. Smaltita in fretta l’amarezza per il mancato approdo ai playoff, la formazione bianconera è già ripartita per dare l’assalto alla serie D nella prossima stagione. Per farlo il dg Filippucci ha praticamente definito i primi due acquisti. Dal San Venanzo arrivano infatti il centrocampista Jorge Sebastian Baratteri (37) e l’attaccante Simone Mortaro (25). Un uno-due piazzato proprio in apertura di mercato e nei prossimi giorni si attendono altri movimenti per una rosa che verrà quasi completamente rivoluzionata partendo dalla conferma dell’esterno Michele Quinti (27). Fra i pali si pensa al ritorno di Alessio Scarabattola (30) protagonista di una stagione super al Petrignano e ancora in corsa per il salto in Promozione.

QUI SANSEPOLCRO - La sentenza di fallimento emessa dal Tribunale di Arezzo ha mosso sì le acque in casa bianconera ma neanche più di tanto. La società si è subito attivata con i suoi legali per garantire la prosecuzione dell’attività in attesa di risolvere la grana economica che ha portato al fallimento per un ammontare, sembra, di 9mila euro circa. In ogni caso i giocatori, nonostante il fallimento, non sono assolutamente svincolati fino a che la Figc non pubblichi un apposito comunicato. La tranquillità della società si legge anche dal fatto che il nuovo allenatore è praticamente fatto: manca solo l’annuncio ma sarà di nuovo Davide Mezzanotti a guidare il Sansepolcro. Per il tecnico è la terza volta in bianconero inframmezzata dalle parentesi alla guida di Castel Rigone ed Arezzo.

QUI GROUP - Il rebus allenatore in casa Group Castello verrà sciolto solo la prossima settimana. Tre i nomi in lista: Silvano Fiorucci, Enrico Cerbella e Mariano Della Monica con i primi due, al momento, avvantaggiati. L’idea del club tifernate è quella di puntare su un tecnico e su giocatori di Città di Castello per costruire una squadra autoctona che possa lottare per obiettivi importanti.

QUI FOLIGNO - «Foligno, o dai una mano o me ne vado». Questo il messaggio rivolto dal main sponsor Roberto Damaschi alla città della Quintana in una conferenza convocata al “Blasone”. Non una frase nuova, soprattutto nell’ultimo periodo, ma pronunciata stavolta con più forza. E la sensazione è che questo sia l’ultimo avviso. Come al solito lucida l’analisi di Damaschi riguardo la situazione societaria e il futuro del club bianco-azzurro. Una «fotografia», come lui l’ha definita, fatta «senza intenti polemici» ma ancora per ribadire quanto nebuloso sia l'avvenire del Foligno Calcio. «Quanto dopo Caldine feci su Facebook alcune battute, molti le interpretarono come sfogo del momento. Invece erano ponderate. Allora mancavano 4 mesi per organizzarsi per la nuova stagione e non mandare all’aria il lavoro di quest’anno, ma nulla è successo. Ora all’iscrizione mancano 40 giorni e il quadro è sempre quello».
LE IPOTESI- Damaschi descrive quali possono essere i due scenari: l’ipotesi A «è quella di andare avanti solo con il settore giovanile: il precedente è quello dello Sporting Terni. Così il nome Foligno Calcio non spetterebbe ad altri e con una convenzione che ci consentirebbe l’utilizzo del “Blasone”». In questo caso Damaschi rimarrebbe e avrebbe «un occhio di riguardo».
L’ipotesi B, ritenuta «abbastanza plausibile» è che «la squadra viene iscritta alla D con quello che si ricava dal mercato. Ma una volta ultimata l’iscrizione riterrò conclusa la mia esperienza a Foligno e nel calcio se non c’è un progetto, partecipazione e risorse economiche. Non è possibile pensare di andare avanti così: l’ultimo nostro sforzo potrebbe essere quello di iscrivere la squadra. Poi è un terno al lotto quello che può succedere».  
ISOLAMENTO - Al momento però intorno al Foligno c’è terra bruciata: «Che il Foligno abbia debiti è risaputo. Però credo anche che sia una scusa, così come lo è stata la presenza di Zampetti (che tutt’ora rimane il proprietario del Foligno, ndr.). La situazione rispetto all’anno scorso però è migliorata in maniera straordinaria (si parla di 500-600 mila euro coperti, ndr.) Il compianto Baldaccini diceva “c’è chi sta in piazza e chiacchiera e chi butta la calce per costruire”: qui non si mura mai. Manca la volontà. È lecito che non ci sia, per carità, ma è un dato di fatto che non c’è da parte di nessuno. Mancano soldi e partecipazione, serve qualche certezza».

NIENTE RIPESCAGGIO PER LA GRIFO CANNARA - Il ko di domenica scorsa nello spareggio playout di Promozione contro il Ponte Valleceppi costa caro per la Grifo Cannara. La formazione allenata da Velini infatti non potrà essere ripescata in quanto ha già usufruito del ripescaggio nella passata stagione. Non si tratta infatti di ammissioni di diritto ma di graduatorie vere e proprie. Così, come lo scorso anno il Valfabbrica è stato escluso per illecito sportivo, così quest’anno la Grifo Cannara non potrà essere ripescata essendo già stata ripescata nell’ultimo triennio. Di conseguenza la prima ripescata in Promozione sarà la terza classificata del triangolare di Prima categoria che vede impegnate Petrignano, Nuova Fulginium e Marra San Feliciano.

Nelle foto, da sinistra in alto e poi in senso orario Jorge Sebastian Baratteri, Simone Mortaro, Davide Mezzanotti e Roberto Damaschi