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TRESTINA-CERBELLA: E' SEPARAZIONE CONSENSUALE

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Si dividono le strade del tecnico e della società dopo 17 anni in cui Enrico Cerbella è stato prima giocatore, poi allenatore, poi ds, poi di nuovo allenatore, conquistando per la prima volta nella storia bianconera la serie D nel 2011

Domenica 31 maggio 2020
di Nicola Agostini

Enrico Cerbella non allenerà il Trestina né farà parte della società nella prossima stagione. E questa è una notizia considerando che, come ricordato anche dal club nella nota di saluto pubblicata sul sito ufficiale, Cerbella ha fatto parte della storia bianconera, a vario titolo, negli ultimi 17 anni. Prima da portiere, poi da vice allenatore, poi da allenatore (il primo a portare il Trestina in serie D nel 2011 vincendo i playoff), poi da direttore sportivo e, infine, di nuovo da tecnico. Per Cerbella solo una parentesi al di fuori di Trestina, negli ultimi anni, quando ha portato il Group Castello in serie D.
La volontà della società di iniziare un nuovo percorso e la voglia di cercare nuovi stimoli da parte di Enrico Cerbella, hanno fatto sì che il presidente Leonardo Bambini e il tecnico, in una pausa di lavoro, decidessero di andare avanti in autonomia sul piano calcistico.
Adesso per Cerbella inizia una nuova avventura in panchina, per il Trestina invece è iniziato, di fatto, il toto allenatore con le idee piuttosto chiare.
Di seguito la nota ufficiale pubblicata dal club.
"Si è chiuso consensualmente, dopo ben 17 anni, il rapporto tra lo Sporting Club Trestina e il suo allenatore storico, Enrico Cerbella, che ha iniziato da giocatore per poi passare a fare il secondo a Franceschini l’anno della vittoria del campionato di promozione.
A dire il vero non sono stati proprio 17 anni perché Enrico si è preso anche la briga di portare il Città di Castello in Serie D e di vincere con la squadra tifernate anche la Coppa Italia di Eccellenza e l’anno seguente raggiungere la salvezza in serie D.
Per l’ex mister bianconero un trend che ha dell’incredibile a partire dalla promozione in serie D dopo la gavetta con la Juniores dove ha forgiato molti giovani passati poi in prima squadra.
Mai una retrocessione in tutti gli anni da allenatore con salvezze a volte sofferte ma spesso raggiunte con largo anticipo.
Di Enrico ricorderemo oltre ai successi anche la sua grande voglia di lavorare che ha sempre trasmesso al gruppo che guidava e che seguiva spesso anche fuori del terreno di gioco.
Per chi li ha vissuti, dirigenti, giocatori e tifosi sono stati anni indimenticabili che rimarranno per sempre nella storia della società bianconera.
Se dobbiamo fare un appunto che però ci fa sorridere è qualche espulsione di troppo dovuta al suo carattere sanguigno e al suo attaccamento ai colori bianconeri.
A questo punto tutti vogliamo fare un sincero in bocca al lupo al giocatore, al tecnico ma soprattutto all’uomo che tanto ci ha fatto divertire e che è riuscito a portare in giro per tutta l’Italia il nome del nostro piccolo paese che spesso ha affrontato gare con realtà che avevamo visto solo in televisione.
Grazie di nuovo Enrico e ancora in bocca al lupo".

Nella foto, by Manuali, Enrico Cerbella

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