Martedì 22 settembre 2020
Riceviamo e pubblichiamo anche la lettera con cui il presidente della Narnese Paolo Garofoli manifesta il suo disappunto per la scelta di 10 club di Eccellenza di puntare sul format a 18 squadre dopo aver inizialmente votato a maggioranza per il format con 2 gironi da 9 squadre.
"In un colpo solo abbiamo vanificato il grandissimo lavoro fatto da questo Comitato ponendo interessi del tutto personali davanti ad un'emergenza di cui ancora gli effetti non sono noti a nessuno.Allora ditemi per quale motivo abbiamo aspettato tutto questo tempo per mettere a punto il protocollo a garanzia della salute dei nostri tesserati?
Oggi con questa decisione pensiamo di fare un campionato vero consapevoli di non poterlo fare? Allora tanto valeva iniziare subito, almeno oggi avremmo già fatto diverse partite di campionato e non saremmo stati costretti a moltiplicare forze che non abbiamo né come dirigenti né come atleti e tecnici.
Ci saremmo dovuti accontentare ma, evidentemente, assicurarsi l’iscrizione al nuovo campionato senza doverlo giocare o vincere, senza finire il campionato, mette in secondo ordine l’unico motivo per cui avremmo dovuto accettare di buon grado il girone a 9, da tutti considerato un torneo minore ma di sicuro un torneo che per il momento avrebbe avuto maggiore sostenibilità.
I nostri giocatori non vivono di calcio e giocare ogni tre giorni per alcuni è impossibile. Così non si falsano i campionati? Così non diventano campionati minori? Non abbiamo una domenica libera. Ma vi ricordate che siamo dilettanti? Che senso ha giocare con questi ritmi?
Peccato, cari presidenti, aver gettato al vento un'occasione unica per dimostrare che la classe dirigente di questa regione, da un punto di vista sportivo, era di un altro livello. Oggi, con questa decisione, non abbiamo fatto un passo indietro ma dieci".
Nella foto il presidente della Narnese Paolo Garofoli
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