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NUOVO DPCM: PER IL CALCIO DILETTANTISTICO UMBRO NON CAMBIA NULLA

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Proseguono regolarmente i campionati dalla serie D alla Seconda categoria. Anche per le giovanili resta tutto invariato. Unica novità: stop ai campionati provinciali e niente gare per Piccoli Amici, Pulcini ed Esordienti. Proseguono invece gli allenamenti

Lunedì 19 ottobre 2020
di Nicola Agostini

Dopo ore di colloqui e richieste di chiarimenti, immediatamente iniziati dopo la pubblicazione del nuovo Dpcm di ieri sera, si è arrivati ad un quadro preciso. Per il calcio umbro, in sostanza, cambia poco o nulla.
“Sono consentiti soltanto gli eventi e le competizioni riguardanti gli sport individuali e di squadra riconosciuti di interesse nazionale o regionale dal Comitato olimpico nazionale italiano (CONI). L’attività sportiva dilettantistica di base, le scuole e l’attività formativa di avviamento relative agli sport di contatto sono consentite solo in forma individuale e non sono consentite gare e competizioni. Sono altresì sospese tutte le gare, le competizioni e le attività connesse agli sport di contatto aventi carattere ludico-amatoriale”.
Proseguono dunque regolarmente i campionati dalla serie D alla Seconda categoria. Anche per le giovanili resta tutto invariato. Unica novità: niente campionati provinciali, per quanto riguarda le giovanili, e niente campionati e tornei per scuole calcio, piccoli amici, Pulcini e Esordienti. Proseguono invece gli allenamenti per tutti.
Nelle regioni in cui sono presenti i campionati di Terza categoria, ma non è il caso dell’Umbria, stop anche alla Terza perché ritenuta, appunto, non di interesse regionale ma provinciale.
Domenica prossima, 25 ottobre, in Umbria prenderanno dunque il via i campionati di Promozione e Prima categoria, domenica 8 novembre la Seconda categoria.
Nei prossimi giorni il Comitato Regionale Umbro ufficializzerà anche le date del via dei campionati regionali Juniores, Allievi e Giovanissimi.
Un compromesso tra il Governo e la Lega Nazionale Dilettanti che ha fatto muro contro la decisione iniziale, proposta dal Cts, di chiudere tutto il calcio dilettantistico. La Lnd ha fatto valere il milione di tesserati, inducendo il Governo ad ammorbidire le posizioni iniziali. Di fatto si continua, con l’obbligo di rispettare i protocolli, monitorando l’evolversi della situazione sanitaria. 

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