Giovedì 28 gennaio 2021
di Nicola Agostini
In estate in molti gli dicevano: “Ma dove vai a giocare? A Lavello? Ma aspetta una serie C o una piazza importante in serie D...”. Lorenzo Liurni però non ha avuto dubbi. “Mi è bastata la prima chiacchierata con il direttore per capire che c’era una società forte e che voleva fare le cose per bene anche in serie D, dopo la promozione dall’Eccellenza”.
E dopo 12 giornate il club lucano, in provincia di Potenza, è in testa al girone H di serie D, davanti a piazze come Casarano, Sorrento, Taranto e Brindisi, trascinato proprio da Lorenzo Liurni, capocannoniere del campionato con 8 gol da esterno alto nel 4-3-3.
L’ultimo centro, in ordine cronologico, mercoledì nel 3-0 nel recupero contro la Puteolana. E dire che giusto domenica scorsa, contro il Fasano, aveva festeggiato i 50 gol in carriera. “E domenica sera ho fatto una scommessa con Eleonora, la mia fidanzata. A quota 10 mi faccio i capelli bianchi”.
Tralasciando i gusti di Eleonora, il buon Lorenzo non vuole smettere di segnare. E il Gravina è nel mirino… “Qui però non conta tanto il numero di gol. Qui ragioniamo di squadra perché, lo ripeto, a dispetto dello scetticismo di inizio campionato, a Lavello ho trovato una società forte e ambiziosa e un allenatore che ha un’altra marcia”.
Karel Zeman che dal padre, sentendo i racconti di Liurni, sembrava avere ereditato parecchio… “Lavoriamo come matti. In preparazione 21 giorni di doppi. Una cosa mai vista. Lui ti cambia mentalmente, con un allenatore così, alzi sempre l’asticella”.
Ne è passata di acqua sotto i punti dal debutto fra i professionisti, con la maglia del Castel Rigone, a 19 anni, nella stagione 2013-2014 dopo aver vinto la serie D. La ripartenza dall’Eccellenza con Todi e Narnese, poi la serie D con Sporting Terni, Trestina, Prato, Monterosi, Aglianese e Nocerina, prima dell’approdo al Lavello. “Ma sono cambiato io. Sono un altro ragazzo e un altro calciatore. Attenzione all’alimentazione, allenamenti sempre al massimo. Sogno il ritorno fra i Pro? Perché no, magari proprio con il Lavello...”.
Da spettatore disinteressato, tre umbre nelle prime tre posizioni del girone E di serie D: c’era da aspettarselo? “Sinceramente no. Però dobbiamo tenere conto di un fatto importante: sono tre società molto serie. Del Trestina posso parlare per esperienza diretta: una società da prendere come modello”.
Un magic moment che Lorenzo Liurni dedica a…? “Alla mia famiglia e soprattutto alla mia compagna Eleonora. Lei mi ha cambiato la vita”. Anche con i capelli bianchi? “Così già si potrà immaginare come sarò da vecchio”. Per lei invece niente scommesse? “Giusto. Gliela faccio leggere direttamente. Visto che io, grazie ai miei compagni sudamericani, qualche passo di Bachata l’ho imparato, e lei invece è negata, a quota 10 gol si mette a ballare anche lei...”. E allora, è proprio il caso di dirlo, via alle danze…
Nella foto, byfasanocalcio, Lorenzo Liurni