Questa notizia è stata letta 2755 volte

TIBERIS, BELLUCCI SI DIMETTE: E' POLEMICA CON PANNACCI

Share/Bookmark

Il dg: "Ci ha chiesto i suoi rimborsi ma ora non glieli possiamo dare". L'allenatore: "Promesse non mantenute". Soluzione interna con il capitano Peruzzi affiancato dal tecnico della Juniores Mancini

di Nicola Agostini 
Un fulmine a ciel sereno o quasi in casa Tiberis. Ieri pomeriggio infatti è stato il capitano Lorenzo Peruzzi a dirigere l'allenamento dopo la sosta di Pasqua. Il motivo? «E' presto detto – spiega il direttore generale Gabriele Pannacci (nella foto a destra)-. Giorgio Bellucci (nella foto a sinistra) ha rassegnato le sue dimissioni. A quel punto abbiamo chiesto al capitano  di guidare l'allenamento. Adesso gli affiancheremo un tecnico in possesso del patentino». 
Secondo cambio alla guida tecnica insomma alla Tiberis dopo l'avvicendamento che aveva visto Giorgio Bellucci prendere il posto di Andrea Marcantonini ad inizio dicembre, quando la squadra si trovava al penultimo posto. Poi 21 punti nelle ultime 13 gare che hanno portato la Tiberis in sestultima posizione. A questo punto del campionato, a 4 giornate dalla fine, la formazione umbertidese sarebbe salva. «Ma nessuno infatti – precisa subito Pannacci – mette in dubbio le qualità e il lavoro di Bellucci. Anzi. Il nostro rammarico cresce proprio pensando a quanto di buono fatto da Bellucci in questi 4 mesi, considerando poi che da qui al termine della stagione mancano solo 4 domeniche, visto che noi speriamo di restare fuori dai playout. Proprio per questo però faccio fatica a capire il comportamento di Bellucci. Lui è venuto da noi dirigenti a chiederci i suoi rimborsi. La nostra risposta è stata quella che abbiamo dato anche ai giocatori. In questo momento non possiamo pagare ma entro il 30 giugno tutti avranno quello che devono avere o almeno una gran parte, come da accordi. Ad un mese dalla fine non ha senso abbandonare la squadra per questo. E conoscendo bene Giorgio (Bellucci ndr), visto che sono stato io a portarlo alla Tiberis, non posso pensare sia solo per questo. Immagino che si sia risentito per alcuni movimenti societari degli ultimi giorni. Voglio essere più chiaro. Si sono diffuse voci di presunti contatti con allenatori in vista della prossima stagione. In questo la società, e mi ci metto in mezzo anche io, ha peccato un po' di inesperienza. C'è un tecnico che sta facendo benissimo, una squadra che deve salvarsi, non ha senso pensare già al prossimo anno. Abbiamo fatto un errore, l'ammetto. Ma lasciare la squadra per questo, tirando poi in ballo la scusante dei soldi, mi fa riflettere. Anche perché, noi non possiamo che ringraziare Bellucci, ma credo che anche lui debba ringraziare la Tiberis che gli ha dato modo di allenare in Eccellenza per la prima volta nella sua carriera». 
Bellucci, dal canto suo, ha chiesto un giorno di tempo per la replica. Intanto si guarda al futuro. «Peruzzi verrà affiancato da un tecnico delle giovanili. Penso che il tecnico della Juniores Moreno Mancini possa essere la persona giusta. Potrei tornare in panchina io? No, assolutamente. Quest'anno ho deciso di non allenare. Dalla prossima stagione vorrei tornare in panchina ma sicuramente non alla Tiberis».

LA REPLICA DI BELLUCCI  
Pronta la replica del tecnico: «Ad inizio dicembre, quando Gabriele Pannacci mi aveva contattato - spiega Giorgio Bellucci - mi aveva garantito che in 20 giorni la società avrebbe risolto la situazione economica. Io ho disdetto impegni precedentemente assunti con la speranza di fare un miracolo calcistico, visto che la squadra era penultima, sei giocatori se ne erano andati e i ragazzi non percepivano rimborsi da diverso tempo. 
Il presidente Renato Pannacci venne negli spogliatoi e disse che avrebbero pagato i rimborsi prima di Natale. Da Natale siamo passati a Capodanno, poi a Carnevale. A quel punto anche Alessandro Dominici, che dovrebbe entrare in società dal primo luglio, è venuto nello spogliatoio a tranquillizzare i ragazzi. Poi siamo arrivati alla vigilia di Pasqua. A quel punto ho detto al presidente che aprile sarebbe stato un mese decisivo per noi e avremmo dovuto rivedere tutto. I ragazzi, senza prendere rimborsi, chiedevano di ridurre gli allenamenti e la società nel frattempo contattava allenatori per il prossimo anno. Non ci sarebbero state le condizioni mentali per impegnarsi al massimo per centrare una salvezza che ancora è in discussione, visto che la squadra è un punto sopra la zona playout. Renato Pannacci a quel punto mi ha detto di aspettare Pasqua. Io ho detto: “Va bene, ma diamo un segnale prima della ripresa degli allenamenti il martedì”. 
Invece martedì mattina ho contattato telefonicamente il presidente e mi ha chiesto ulteriore tempo. Dopo pochi minuti ho ricevuto la chiamata di Gabriele Pannacci che mi chiedeva quali fossero le mie intenzioni. Io ho risposto che non c'erano più le condizioni per lavorare con serenità e dunque mi sarei dimesso, essendo passati 4 mesi in cui abbiamo conquistato 21 punti in 13 partite, senza che nessuno prendesse un centesimo. Per questo ringrazio ancora di più i ragazzi. 
Alla vigilia di Pasqua, il sabato, siamo andati ad Ellera a giocare un'amichevole e i giocatori hanno preso le loro macchine. Pannacci poi dice che dovrei ringraziare la Tiberis ma voglio ricordare che io alle spalle 6 anni di professionismo e per me allenare è un hobby. D’altro canto credo nel lavoro e, quando non ci sono più le condizioni per lavorare, come in questo momento alla Tiberis, credo sia giusto rassegnare le dimissioni». 


 

SPONSOR