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ERAMO SALUTA LA PIETRALUNGHESE: "MI SENTO UNO DI VOI"

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Riceviamo e pubblichiamo il saluto del capitano alla piazza rossoblù: "Mi sento un pietralunghese vero grazie a Giuliano e a tutti voi. Lascio una società ambita da giocatori e dirigenti. Mi riconosco un pregio: 5 anni fa sono stato un visionario apripist

Sabato 7 giugno 2025

Riceviamo e pubblichiamo la nota con cui il capitano della Pietralunghese Simone Eramo saluta il club rossoblù dopo 5 stagioni.
"Sono arrivato, da Capitano, dopo aver vinto la Coppa Italia (di Eccellenza) e due campionati (uno di Promozione e uno di Eccellenza). Quale amante delle sfide impossibili ho accettato un progetto che alla maggioranza sarebbe sembrato quantomeno utopico. Ringrazio il patron Giuliano Martinelli che, credendo in me, è partito dal sottoscritto per realizzare tutti gli obiettivi prefissi.
Insieme, anno dopo anno, siamo arrivati a fare la storia di Pietralunga. Il primo anno, nonostante i mille problemi e cambi in panchina, abbiamo ottenuto una storica salvezza con la striscia di 11 risultati positivi senza mai subire gol. Era una squadra che veniva da 4 finali playout e che è stata ripescata per il Covid, da ultima in classifica a quota 8 punti. Il secondo anno è stato un crescendo con la conquista dei playoff e la nota dolente della giornata di Tavernelle col doppio palo. Il terzo anno con tutti i favori dei pronostici (validi acquisti, gruppo sempre più coeso, maggiori consapevolezze...) siamo riusciti a fare il Double Coppa e Campionato, impresa mai riuscita prima. Sono due le giornate indelebili:  la vittoria della Coppa al Barbetti di Gubbio con un paese intero a sostenerci e lo scontro decisivo, all'ultima giornata, tra la prima e la seconda in classifica. Quest' ultimo anno, in Eccellenza da neopromossi, abbiamo sfiorato i playoff. Lascio un paese, una squadra, una società a cui ho dato tutto.
Pur non essendo di Pietralunga mi sento un PIETRALUNGHESE VERO, fiero di aver portato al braccio la fascia di Capitano con orgoglio e appartenenza.  Mi rimetto in gioco aspettando un progetto stimolante perché non mi sento ancora di lasciare il prato verde. Guardandomi indietro oggi lascio una società che è riconosciuta, rispettata e ambita da tanti giocatori. Se mi dovessi riconoscere un pregio sono stato un visionario apripista. Ciò mi ha permesso di vivere 5 anni indelebili. Ringrazio tutti dal profondo del cuore".
IL VOSTRO CAPITANO

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