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10 PUNTI DI PENALIZZAZIONE PER IL VALFABBRICA

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I rossoblù scivolano al 3° posto: 5000 euro di ammenda per la società. 3 anni e 6 mesi per Mambrini, 3 anni per Procelli. 3500 euro al San Secondo e 6 mesi al dg Spapperi

di Nicola Agostini

LUNEDI' 13 MAGGIO ORE 19
Il Comitato Regionale Umbro ha pubblicato la sentenza sul caso Mambrini-Scarselli: 
10 punti di penalizzazione e 5000 euro di ammenda per il Valfabbrica
3 anni e 6 mesi per il tecnico Lorenzo Mambrini
3 anni per l'attaccante Andrea Procelli
3500 euro di ammenda al San Secondo
6 mesi al dg del San Secondo Aldo Spapperi

LA NUOVA CLASSIFICA DEL GIRONE A DI PROMOZIONE 

San Marco Juventina 62 (promossa)
Ponte Pattoli 53 (ai playoff)
Valfabbrica 52 (ai playoff)
Vis Casa del Diavolo 49
 (ai playoff)

San Lorenzo Lerchi 47 (ai playoff)
Lama 45
Virtus Sangiustino 44
Trasimeno 42
Madonna del Latte 41
Vis Fossato 38
San Secondo 36
Pietralunghese 36 (ai playout)
Ellera 31 (ai playout)
Sporting Pila 24 (ai playout)
Cerqueto 21 (retrocessa in Prima categoria)
Ventinella 21 (retrocessa in Prima categoria)

IL RIEPILOGO DOPO L'UDIENZA DI PRIMO GRADO

SENTENZE 
Valfabbrica: 10 punti di penalizzazione e 5000 euro di ammenda

Mambrini: 3 anni e 6 mesi di squalifica
Procelli: 3 anni di squalifica
San Secondo: 3500 euro di ammenda 
Spapperi: 6 mesi di squalifica 
 
Juventina: 2667 euro di ammenda.

Ponte Pattoli: 2000 euro di ammenda.
Rossi, Miccioni, Antonini, Caporali: 4 mesi di squalifica.
Scarselli: 4 mesi e 15 giorni di squalifica.

RICHIESTE DELLA PROCURA
Valfabbrica: 12 punti di penalizzazione e 6000 euro di ammenda.
San Secondo: 4000 euro di ammenda.
Juventina: 4000 euro di ammenda.
Ponte Pattoli: 3000 euro di ammenda.
Mambrini: 3 anni e 6 mesi di squalifica.
Procelli: 3 anni di squalifica.
Rossi, Miccioni, Antonini, Caporali, Spapperi: 6 mesi di squalifica.
Scarselli: 9 mesi di squalifica.

JUVENTINA PROMOSSA - La nuova classifica regala dunque alla San Marco la promozione diretta in Eccellenza e fa scivolare il Valfabbrica al terzo posto. Irraggiungibile Andrea Procelli, mentre il legale di Mambrini, l'avvocato Paco D'Onofrio, ha annunciato: "Ricorreremo in tutti i gradi di giudizio contro una sentenza assolutamente ingiusta".

FATTO E SVOLGIMENTO DEL PROCEDIMENTO
All’udienza di trattazione dell’11 maggio 2013 erano presenti: Andrea Procelli, nonché i suoi difensori avv.ti Fabio Giotti e David Cerrini; Carlo Alberto Caporali, Davide Antonini, Giampaolo Schiavolini, Presidente dell’U.S.D. Ponte Pattoli ed il loro difensore Pierluigi Vossi; Stefano Miccioni, Andrea Rossi, Michele Di Giannantonio, Presidente della società San Marco Juventina FC ed il loro difensore avv. Luca Brunelli; Luciano Pieretti, Presidente della A.S.D. Valfabbrica; Aldo Spapperi; l’avv. Paco D’Onofrio, difensore di Lorenzo Mambrini; l’avv. Andrea Galli, difensore di Emanuele Scarselli; nessuno è presente per la A.S.D. San Secondo.
Preliminarmente si dà atto dell’intervenuta definizione del procedimento, all’udienza dell’11 maggio 2013, ai sensi dell’art. 23 C.G.S. relativamente alle posizioni dei seguenti deferiti: Emanuele Scarselli; Carlo Alberto Caporali; Davide Antonini; Stefano Miccioni; Andrea Rossi; U.S.D. Ponte Pattoli; A.S.D. San Marco Juventina FC.
Quanto agli altri deferiti, esaminati gli atti, sentita la relazione del rappresentante della Procura Federale, il quale ha concluso chiedendo le seguenti sanzioni: 3 anni e 6 mesi di squalifica nei confronti del Mambrini, 3 anni di squalifica nei confronti del Procelli, 6 mesi di inibizione nei confronti dello Spapperi, 12 punti di penalizzazione ed Euro 6.000,00 ammenda nei confronti della A.S.D. Valfabbrica, Euro 4.000,00 di ammenda nei confronti della A.S.D. San Secondo; lette le memorie e sentite le difese e richieste dei deferiti, i quali hanno concluso per il loro proscioglimento, la Commissione, a scioglimento della riserva assunta all’udienza dell’11 maggio 2103, osserva quanto segue.
Il presente deferimento trae origine da una denuncia presentata presso la sede del C.R.U. il 25 marzo 2013 dal sig. Emanuele Scarselli (portiere della A.S.D. San Secondo), relativa ad un tentativo di illecito perpetrato dal sig. Lorenzo Mambrini (allenatore della A.S.D. Valfabbrica) al fine di alterare il risultato della gara del campionato di Promozione A.S.D. Valfabbrica – A.S.D. San Secondo del 17 marzo 2013. In particolare lo Scarselli ha riferito che in data 14 marzo 2013, a seguito di diverse telefonate e messaggi sms a lui inviati dal Mambrini, si recava presso l’ufficio di quest’ultimo per parlargli personalmente in merito ai contenuti di quanto richiesto telefonicamente. Nell’occasione lo Scarselli effettuava una registrazione tramite I-Phone del colloquio intercorso con il Mambrini, dal cui contenuto si evince sostanzialmente l’offerta di € 1.000,00 formulata dal Mambrini allo Scarselli affinché quest’ultimo procurasse volontariamente la sconfitta della propria squadra A.S.D. San Secondo in occasione della predetta gara contro il Valfabbrica, più ulteriori € 500,00 in caso di vittoria nella partita successiva del San Secondo contro la San Marco Juventina.
A seguito di tale denuncia la Procura Federale svolgeva le proprie indagini tramite audizione dei soggetti a vario titolo coinvolti nella vicenda. Nel corso delle sue audizioni dinanzi alla Procura lo Scarselli ha integralmente confermato il contenuto della propria originaria denuncia, circostanziando ulteriormente i fatti verificatisi; in particolare lo Scarselli ha riferito che il primo incontro con il Mambrini si era svolto l’11 marzo 2013, nel pomeriggio presso la concessionaria di quest’ultimo, ed a tale incontro era presente anche Andrea Procelli, attaccante del Valfabbrica, il quale assistette all’intera conversazione tra lo Scarselli e il Mambrini. Riferisce inoltre lo Scarselli che già in tale occasione il Mambrini gli offrì la somma di € 1.000,00 per agevolare la vittoria del Valfabbrica nella partita del 17 marzo contro il San Secondo; al suo rifiuto intervenne il Procelli, il quale, con fare minaccioso, lo avvertì che non sarebbe “uscito vivo da Valfabbrica”, che gli “avrebbe spaccato il naso e che sapeva dove abitava” la sua ragazza.
Sempre in occasione della sua audizione lo Scarselli ha sottoscritto per conferma la  trascrizione del contenuto della registrazione via I-Phone del colloquio avvenuto il 14 marzo ed ha prodotto un elenco degli sms intercorsi tra lui e il Mambrini sin dall’8 marzo 2013.
Venivano inoltre sentiti dalla Procura sia il Mambrini che il Procelli. Il primo respingeva ogni addebito evidenziando, per contro, che sarebbe stato proprio lo Scarselli a rivolgergli una proposta per “accomodare” il risultato della gara; il secondo negava di aver partecipato all’incontro dell’11 marzo e, comunque, di aver minacciato lo Scarselli. 
La Procura ha inoltre provveduto all’interrogatorio dei calciatori Stefano Miccioni, Davide Antonini e Andrea Rossi nonché dell’allenatore Carlo Alberto Caporali, indicati dallo Scarselli come coloro ai quali aveva riferito l’accaduto, che hanno confermato di essere stati informati dallo Scarselli circa gli episodi sopra riferiti; anche il sig. Aldo Spapperi, Direttore Generale della A.S.D. San Secondo, è stato interrogato dalla Procura, alla quale ha riferito che il venerdì 15 marzo lo Scarselli gli confidò, intimorito, di aver ricevuto minacce connesse all’effettuazione dell’incontro, ma senza ulteriori dettagli. 

MOTIVI DELLA DECISIONE
Come detto, in occasione dell’audizione in data 8 aprile 2013 dinanzi alla Procura Federale lo Scarselli ha confermato, sottoscrivendola, la trascrizione della conversazione registrata tramite I-Phone tra il medesimo Scarselli ed il Mambrini e dal contenuto di tale trascrizione emerge inequivocabilmente il compimento di atti diretti ad alterare il risultato della gara A.S.D. Valfabbrica – A.S.D. San Secondo del 18 marzo 2013 posti in essere dal Mambrini.
Univocamente probanti in tal senso sono, infatti, le dichiarazioni di quest’ultimo il quale, rivolgendosi allo Scarselli, afferma: “Io domenica sono messo male..se tu mi fai questo piacere io lunedì ti porto giù 1.000 € in contanti e…bene o male vinciamo uguale” ed ancora “se tanto la devi perdere uguale io lunedì mattina alle 9.30 ti vengo a prendere e ti do 1.000 € in contanti, più 500 li prendi…” ed ancora “io so che sei tu che decidi…a me una volta che mi hai detto di no è no. Una volta che mi hai detto di sì io i soldi…ho i soldi in tasca..sono andato a prelevarli in banca perché non è che si può prelevare 950 € tutte le settimane…hai 1.500 € in contanti…tanto con la San Marco non perdi”; inoltre “però tu domenica mi devi venire a rompere i coglioni a Valfabbrica? Proprio domenica? Io ti do 1.500 €..1.000 lunedì mattina e il 4 aprile hai 500 €..se ne vuoi 600 te ne do anche 600..però dipende da te..dipende solo da me e da te..se tu mi dici guarda io non sopporto domenica prima della partita sono elettrico…io devo sapere…oh Mambro…1-0..basta un calcio di rigore..un tiro..ti scappa una cappella come domenica come a Marconi del Casa del Diavolo…che Gaggiotti, s’è girato, ha rinviato la palla ed è andato liscio..quello sembrava..altro che ci siamo messi d’accordo”; ed ancora “Oh..se non ci vuoi stare io non è che ti posso dire..se per te..perdere uguale e non prendere 1.000 € ti va bene..che devo fare io? Mica ti posso dire..”; “gli serviranno i soldi…gli servirà qualcosa…comunque sia io ti lascio la massima libertà..tu domattina m’hai detto…tu adesso sai come siamo…1.000 € domani e quell’altra domenica..hai 500 € con la San Marco…puoi fare quello che vuoi..perché tanto domenica poi perdi e con la San Marco non perdi..tu in venti giorni hai 1.500 € in contanti..se puoi farlo io cerco…ti faccio un ordine con la tua ditta…1.000 €, duemila euro…non penso che non prendi i soldi…”; “lunedì mattina alle nove mi mandi il messaggio…<> vieni qua, tac 1.000 € in contanti e il 4 mattina <> tac 500 € in contanti”.
Tali dichiarazioni non sono state invero contestate dal Mambrini, il quale si è limitato ad eccepire l’inutilizzabilità della registrazione tramite I-Phone in quanto priva di garanzie in ordine alla sua attendibilità ed autenticità. La mancata contestazione, nel merito, delle suddette dichiarazioni ne determina il loro sostanziale riconoscimento, fermo restando che, in ogni caso, contrariamente a quanto prospettato dalla difesa del Mambrini, è da ritenersi sicuramente utilizzabile nel procedimento, quale fonte di prova, anche la stessa registrazione del colloquio tra i presenti, e ciò sia in quanto non si rinvengono norme contrarie all’interno dell’ordinamento sportivo, sia perché tale principio è riconosciuto anche in altri rami dell’ordinamento ai quali quello sportivo fa riferimento in caso di sua incompletezza (cfr. Cass. Pen., sez. VI, n. 16986/09: “La registrazione fonografica di un colloquio, svoltosi tra presenti o mediante strumenti di trasmissione, ad opera di un soggetto che ne sia partecipe, è prova documentale pienamente utilizzabile…”; Cons. Stato, sez. VI, n. 3797/07: “La registrazione fonografica di conversazione da parte di uno dei presenti, benché effettuata clandestinamente, costituisce una forma di memorizzazione del fatto storico del quale l’autore può disporre legittimamente, anche ai fini di prova nel processo ai sensi dell’art. 234 c.p.p.”). 
Peraltro l’eccezione relativa all’inutilizzabilità della registrazione si presenta generica ed aprioristica, in quanto priva dell’allegazione di elementi volti ad attestare la non corrispondenza tra la realtà fattuale e quella riprodotta. Quanto precede è già di per sé sufficiente per concludere nel senso della configurabilità dell’illecito. 
A ciò si aggiunga quanto emergente dalla trascrizione dei numerosissimi sms intercorsi tra il Mambrini e lo Scarselli nel periodo che va dall’8 al 16 marzo 2013, dal cui tenore complessivo si evince una sostanziale conferma dell’offerta formulata dal Mambrini e della titubanza dello Scarselli nell’accettarla: 2013-031-14 h. 17:06 Mambrini>Scarselli: “Manu cazzo ma tre con lerc è a posto”; 2013-03-14 h. 18:13 Mambrini> Scarselli: “Sono col Prox manu devi star sereno ti salv al 100%”; 2013-03-16 h. 14:14 Scarselli>Mambrini: “No lory, era per dirti che io non voglio niente a che fare co Ste cose”. 
Ovviamente è del tutto irrilevante il fatto che lo Scarselli non abbia accettato l’offerta e che il Mambrini e lo Scarselli abbiano concluso la conversazione via sms salutandosi amichevolmente ed augurandosi reciprocamente “una buona partita in bocca al lupo” (vedi sms 2013-03-16 h. 14:14), atteso che la violazione contestata, come noto, si concretizza in un illecito di pura condotta che in quanto tale si consuma nel momento in cui si è verificata la promessa o l’offerta di un vantaggio indebito, risultando del tutto irrilevante la successiva ed eventuale accettazione dell’offerta medesima. Ulteriormente probante in ordine alla colpevolezza del Mambrini è, d’altronde, il suo stesso comportamento, in alcuni casi contraddittorio (laddove riferisce alla Procura Federale di aver inviato allo Scarselli solo due o tre sms, per poi correggersi dichiarando “forse ricordavo male in merito al numero degli sms che effettivamente sono più numerosi”, allorché l’Organo inquirente gli fa notare che gli sms da lui inviati allo Scarselli sono ben ventisette), in altri casi reticente (laddove risponde “circa la mia vacanza la ritengo fatto personale non inerente la presente indagine” quando l’inquirente gli chiede se abbia mai telefonato allo Scarselli quando era a Cuba e con chi fosse in vacanza).
Analoghe conclusioni devono essere tratte con riferimento alla posizione di Andrea Procelli. Nonostante il suddetto non risulti effettivamente menzionato nell’ambito della registrazione del colloquio del 14 marzo 2013, la sua responsabilità in ordine al tentativo di alterare la gara ed alle minacce rivolte a tal fine allo Scarselli deriva innanzitutto dalle affermazioni del medesimo Scarselli, che sul punto appaiono sicuramente credibili anche in considerazione del fatto che non si ravvisano valide e logiche ragioni per cui egli avrebbe dovuto – mentendo e quindi esponendosi alle relative conseguenze - coinvolgere il Procelli nella vicenda de qua, né lo stesso Procelli prospetta una qualche ragione al riguardo. Detta responsabilità è peraltro confermata dalle contraddittorie risposte rese agli inquirenti dallo stesso Procelli e dal Mambrini, nel momento in cui il primo nega di aver assistito all’incontro avvenuto l’11 marzo presso l’autosalone tra il Mambrini e lo Scarselli e di non aver parlato in tale occasione con il medesimo Scarselli, mentre il secondo riferisce invece di aver incontrato lo Scarselli l’11 marzo alla presenza del Procelli e di non poter escludere che nell’occasione, anche se non alla sua presenza, i due abbiano potuto parlare tra di loro. 
Va, infine, evidenziato che anche il Procelli risulta reticente, trincerandosi a sua volta dietro motivi di riservatezza circa la telefonata che lo Scarselli dichiara aver ricevuto da Cuba, in occasione della quale riferisce che il Procelli lo invitava a non presentare nessuna denuncia contro di lui ed il Mambrini, nonché il fatto che – come detto sopra – nel messaggio sms 2013-03-14 h. 18:13 Mambrini scrive a Scarselli “Sono col Prox manu devi star sereno ti salv al 100%”, con ciò confermando la compartecipazione del Procelli all’illecito.
Tutto quanto precede senza voler considerare, altresì, gli ulteriori episodi denunciati dallo Scarselli nella sua memoria difensiva, dei quali il Mambrini e il Procelli si sarebbero resi protagonisti il 26 e il 30 aprile 2013 allorché, recatisi entrambi nel luogo di lavoro dello Scarselli, lo avrebbero minacciato pressantemente affinché ritrattasse quanto denunciato agli Organi Federali.
Relativamente alla posizione del sig. Aldo Spapperi la fondatezza dell’addebito appare evidente, oltre che sulla base delle affermazioni dello Scarselli, anche in virtù delle sue stesse dichiarazioni rese in sede di audizione di fronte alla Procura Federale. Considerato, infatti, che lo Spapperi riconosce che lo Scarselli andò da lui a lamentarsi di aver ricevuto minacce in relazione alla gara da disputare a Valfabbrica, al punto che sempre lo stesso Spapperi riferisce di aver preso immediati contatti con il C.R.Umbria al fine di ottenere consigli sul da farsi, non è credibile che costui non avesse maggiore contezza dell’offerta ricevuta dallo Scarselli e dell’autore delle minacce rappresentate da quest’ultimo. Da ciò consegue la fondatezza della violazione contestata in relazione all’omessa denuncia. All’affermazione di responsabilità dei sopra indicati deferiti consegue, inevitabilmente, la responsabilità oggettiva delle rispettive Società di appartenenza ai sensi degli articoli 4, comma 2 e 7, comma 2 del C.G.S. quanto alla A.S.D. Valfabbrica e 4, comma 2 quanto alla A.S.D. San Secondo. 
Considerata l’indubbia gravità degli episodi ed il disposto di cui all’art. 7, comma 5 C.G.S., le sanzioni nei confronti del Mambrini e del Procelli devono essere quantificate nella misura richiesta dalla Procura Federale.
Anche quanto allo Spapperi, la sanzione va determinata nella misura indicata dalla Procura Federale, corrispondente alla pena base presa in considerazione per gli altri deferiti allo stesso titolo in sede di patteggiamento.
Quanto alle Società, la Commissione ritiene equo determinare in 10 punti di penalizzazione la sanzione a carico dell’A.S.D. Valfabbrica, da scontare nella presente stagione sportiva, oltre ed Euro 5.000,00 di ammenda ed in Euro 3.500,00 di ammenda la sanzione a carico dell’A.S.D. San Secondo. 

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