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CUCINELLI: "IL MIO CASTEL RIGONE FATTO IN CASA FRA LE PRIME 8"

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Il presidente lancia la sfida. L'avventura in 2° divisione parte con Di Loreto in panchina, Pobega da vice e 16 riconfermati. Stadio senza barriere e stipendi ridotti del 20percento

FONTE IL GIORNALE DELL'UMBRIA
di Nicola Agostini

Metti una mattinata a tavolino e il Castel Rigone 2013-2014, quello dello storico sbarco fra i pro, è servito. E il presidente Brunello Cucinelli (nella foto) fissa subito il traguardo: «Chiudere il campionato fra le prime otto in modo da evitare la retrocessione. Ma sempre fedeli alla nostra filosofia di calcio».
Un calcio fatto in casa come confermano le scelte del club. L’unico volto nuovo in pratica è quello del tecnico. Come anticipato sarà l’ex grifone Marco Di Loreto, 39 anni e 220 presenze in serie A, lo scorso anno sulla panchina degli Allievi regionali del Perugia, a guidare i biancoblù. «Perché Di Loreto? Perché - precisa Cucinelli - nel colloquio che abbiamo avuto mi ha fatto un’ottima impressione, soprattutto sotto il profilo umano. Avevamo parlato anche con Ezio Brevi. Alla fine la scelta è ricaduta su Di Loreto proprio per il fatto di non aver mai allenato una prima squadra. Mi piace l’idea che il Castel Rigone possa essere un trampolino di lancio per allenatori alla prima esperienza. Un po’ come avvenuto con Nofri. Parlando mi ha raccontato un po’ di Prandelli, allenatore che stimo come pochi e che ho avuto modo di conoscere. Auguro a Di Loreto di ripercorrere la carriera di Prandelli».
E di Loreto dal canto suo si dice onorato ed entusiasta: «Non potevo chiedere di meglio - si è limitato a dire l’ex grifone -. Ringrazio Goretti e Vagnoli che mi hanno fatto crescere tanto in quest’annata al Perugia. Ora ringrazio il presidente Cucinelli e proverò a ripagare la sua fiducia».
LO STAFF - Per il resto avanti nel segno della continuità con il capitano Marco Pobega che appenderà gli scarpini al chiodo a 31 anni per ricoprire il ruolo di vice. «Sono convinto che abbiamo allestito un bel team insieme a Quarta e Di Loreto». A completare l’organigramma il segretario che sarà Francesco Scarpelloni, figlio dell’ex ds del Perugia Marco.
MA QUALE RIVOLUZIONE? - E sul fronte giocatori? «Vogliamo premiare - precisa Cucinelli - il gruppo che ci ha portato in Seconda divisione». Si spiegano così le 16 riconferme che riguarderanno i portieri Franzese, Zucconi e Bicocchi, i difensori Santarelli, Gimmelli, Nonni e Sbaraglia, i centrocampisti Ubaldi, Montanari e Coresi e in attacco Agostinelli, Tranchitella e Di Paola. Addestramento tecnico per Di Pasquale, Liurni e Polpetta che poi verranno ceduti in prestito.
Tutti confermati ma con una riduzione degli stipendi. «Il passaggio fra i professionisti - fa notare il presidente - prevede anche una contribuzione diversa. Abbiamo chiamato tutti i giocatori riconfermati proponendo loro una riduzione del 20percento degli stipendi. Luca (Quarta ndr) li ha contattati e loro mi hanno risposto ad uno ad uno con degli sms che custodisco gelosamente. Degli attestati di stima ai quali tengono in maniera particolare. Sono dei ragazzi eccezionali e sono felice che possano fare calcio in maniera seria qui da noi garantendo una solidità anche alle loro famiglie».
UN GIARDINO PER IL CALCIO - La grande novità poi sta nello stadio. «Vogliamo trasformare il San Bartolomeo in un giardino per il calcio. Abbiamo avuto l’ok delle istituzioni e lunedì cominceremo i lavori. Sarà uno stadio da 800 posti seduti: 500 per i tifosi ospiti e 300 per i locali. Nessuna barriera né recinzione ai bordi del campo ma solo siepi di alloro e cipressi. Per il via della preparazione, che pensiamo di fissare intorno al 20 luglio, i lavori saranno completati».
SETTORE GIOVANILE - Con lo sbarco in Seconda divisione sarà necessario allestire tre squadre nazionali fra Berretti, Allievi e Giovanissimi. «E per farlo - continua Cucinelli avvieremo una collaborazione con la San Marco Juventina, società seria e di lunga tradizione. In più mi lega una bella amicizia con il presidente Di Giannantonio».
LA FILOSOFIA NON CAMBIA - «Abbiamo fatto richiesta. per quanto possibile, di giocare di sabato. Perché io resto convinto che il sabato debba essere dedicato allo sport e la domenica alla famiglia. L’ingresso ad un euro anche quest’anno? Se la Lega ce lo consentirà rinnoveremo quest’iniziativa. Poi, l’ho chiesto a Di Loreto e lo farò anche con i giocatori, anche se non ce ne è bisogno, dobbiamo continuare ad evitare, come abbiamo sempre fatto esultanze esagerate nel rispetto degli avversari. Non voglio vedere poi né simulazioni, né squalifiche per proteste».
GLI AMICI DI SEMPRE - Ma le due partite settimanali fra dirigenti al San Bartolomeo continueranno anche fra i pro? «Ci mancherebbe - sorride Cucinelli - sono alla base di tutto. Anche se credo che dovremo cambiare un po’ le squadre perché quest’anno il mio amico Pino Roma ha sempre perso e sentirlo brontolare un altro anno proprio non mi va...». 

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