Martedì 16 settembre 2025
di Nicola Agostini
Un Città di Castello che vorrebbe godersi il primato in classifica ma non può farlo. I 10 punti di penalizzazione inflitti dal Tribunale Federale Territoriale fanno sì che la formazione di Gabriel Diaz si ritrovi all’ultimo posto del girone A di Promozione con un -4 in classifica. Una circostanza che lascia molto amaro in bocca alla società rilevata due mesi fa da Matias Bergoglio. Proprio il neo presidente ha ufficializzato, in una nota, la decisione della società di fare ricorso contro l’ultima sanzione di 5 punti.
“La società – si legge nella nota - ha annunciato l’intenzione di ricorrere legalmente contro le misure adottate, esercitando ogni diritto previsto. Viene inoltre chiarito che nessun membro dell’ex amministrazione è coinvolto nella struttura attuale, che si distingue per trasparenza e responsabilità”. I fatti risalgono alle vertenze per il mancato pagamento di dirigenti e allenatori delle ultime due stagioni, in serie D prima e in Eccellenza poi, circostanze che nulla hanno a che vedere con la nuova presidenza argentina che, dal momento del suo approdo, ha anzi provveduto a pagare i debiti pregressi. Il regolamento prevede però un punto di penalizzazione per ogni vertenza. Il Città di Castello proverà comunque a fare ricorso facendo leva sul fatto di aver saldato tutto quello che c’era da saldare. Il presidente Bergoglio lancia poi un appello alla Città di Castello sportiva: “Il vostro sostegno è la nostra energia. Continueremo a lottare con passione e rispetto delle regole. Vi aspettiamo allo stadio domenica, contro la Virtus Sangiustino, per sostenere insieme la nostra squadra”.
Nella foto il presidente Matias Bergoglio