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Festa grande per il bomber del Foligno dopo aver centrato il traguardo dei 200 gol in carriera. “Mamma e papà non si sono persi una partita. Schiaroli il difensore più volte, il gol più bello in Villabiagio-Bastia. La C resta un sogno. Magari con il Folig

Giovedì 16 ottobre 2025
di Nicola Agostini

200 volte Simone Tomassini. E 197 di testa. Come precisato nella torta realizzata ad hoc per festeggiare le 200 reti in carriera del puntero del Foligno. Non a caso, la doppietta contro il Poggibonsi, che ha consentito al bomber classe 1992 di arrivare a quota 200 è stata realizzata proprio… di testa.
200 reti. Tutte in serie D con le maglie di Voluntas Spoleto, Casacastalda, Deruta, Gualdo Casacastalda, Montevarchi, Pineto, Matelica, Follonica Gavorrano, Rimini, Orvietana, Sambenedettese e Foligno. Con l’eccezione di tre stagioni in Eccellenza, due al Villabiagio e una al Bastia, con due promozioni in serie D e uno storico triplete in maglia Villabiagio. Niente male a 33 anni... “Ma guardate che io voglio fare ancora qualche annetto di livello in serie D”.
Il tutto con la vittoria del Pallone d’oro, come miglior giocatore della passata stagione, all’Oscar del calcio umbro dello scorso maggio. A Foligno se lo godono e se lo coccolano. I compagni in testa, proprio quelli che hanno voluto festeggiarlo. “Siamo un gruppo straordinario, a partire da chi sta giocando meno come Nicolò D’Urso. Quando ha segnato contro il Flaminia, lo scorso anno, ero più contento di lui”.
A Morlandi, invece, la 9 di Tomassini indossata per le interviste nel post gara contro il Trestina ha portato male… “Che sfiga incredibile. Ero felicissimo per lui. Ma Pietro tornerà più forte di prima, così come spero di vedere in campo prima possibile Nicolò. E voglio approfittare per mandare un grande abbraccio anche a Lorenzo Schiaroli, il difensore più forte con cui e contro cui ho giocato in questi anni”.
Ne sono passati di gol sotto i ponti da quel Bastia-Narnese stagione 2011-2012, primo gol in prima squadra. “Il più bello?  Al Villabiagio contro il Bastia: lancio di Leo Agostini sul vertice destro dell’area di rigore. Uomo alle spalle, mi giro e sinistro sotto l’incrocio opposto a giro. L’assist più bello che ho fatto?  A Wally (Khribech ndr) l’anno scorso con il Seravezza. Anzi, il più bello in assoluto a Elio (Calderini ndr) ma poi non ha segnato. Il gol clamoroso sbagliato? A Casacastalda contro il Pierantonio. Non merita neanche di essere raccontato…”.
A raccontare i gol di Simone, invece, potrebbero essere tranquillamente mamma e papà. “Da quando gioco penso che forse si sono persi 10 partite. Per me la loro presenza è stata fondamentale. In questo devo ringraziare anche mio fratello David e la cosa più bella è segnare e trovare mio nipote Ale a bordocampo per abbracciarlo. La dedica più bella? A mia mamma per i suoi 50 anni. Per scaramanzia non preparo mai magliette celebrative, come del resto è stato anche per i 200 gol. Quella volta l’avevo fatto: vittoria per 1-0 con gol mio e… auguri mamma! Una dedica speciale poi se la merita mia moglie Elena, lei è semplicemente fondamentale per me”.
Va bene il rinfresco per tutti, ma Fode e Falasca autori dei due assist contro lo Scandicci c’è un premio particolare? “No. Fode segnerà domenica prossima, me lo sento. Marco invece deve farmi almeno 5 assist”.
E Pippo Qendro? “Lui se l’è cavata perché questa settimana il rinfresco l’ho portato io, ma non scappa, tranquilli. Un gol come quello non può non essere festeggiato”.
Il sogno nel cassetto? “Resta quello di giocare in C. Un sogno. Non un rimpianto. Perché sono cosciente di aver sempre fatto il massimo. In certi momenti però, quando si tratta di Pro, serve avere una persona che ti può permettere di giocarti una chance. Senza falsa modestia, sono convinto che qualche golletto l’avrei segnato anche in C”. Vorrà dire che Tomassini in C ci andrà con il Foligno. “Ecco. Questo è il vero sogno”. E chissà che non spunti fuori anche la chiave per aprirlo quel cassetto...