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DE MARCO SARACINESCA DEL 2013

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Nessuno meglio del portiere del San Sisto fra i dilettanti: 21 gol subiti in 30 gare (11 reti la passata stagione a Castel del Piano). "Dedicato a Romina e Miranda. Con le mandorle di Giacchetti andremo lontano"

FONTE IL GIORNALE DELL'UMBRIA
di Nicola Agostini

Giù la saracinesca, con Juri De Marco non si passa. Il portiere del San Sisto è il meno battuto fra serie D, Eccellenza e Promozione da gennaio a dicembre 2013, con 21 gol subiti in 30 gare. 9 reti incassate nel girone d'andata a San Sisto, 11 nel girone di ritorno della passata stagione in Eccellenza a Castel del Piano. Quanto basta per spuntarla su Nicola Palanca della Vis Torgiano a quota 22 e su Michele Biscarini, lo scorso anno al Bastia ora al Foligno, che di gol ne ha incassati 29 seppure in serie D e dunque con un coefficiente 2 rispetto all'1,5 dell'Eccellenza. «E' una bella soddisfazione - dichiara il portiere ex Perugia - ma gran parte del merito va ai miei compagni della difesa». Fra i 21 gol subiti il buon Juri se ne ricorda uno su tutti... «Quello di Iachettini contro il Pierantonio. Un eurogol, non potevo farci proprio nulla». Al contrario di quanto accaduto in Coppa da ex contro il Castel del Piano: «Una cappella clamorosa, tipo Bardi del Livorno contro l'Inter su un tiro veramente innocuo. Era una delle prime partite col San Sisto. Qualche dirigente già si stava chiedendo chi fosse arrivato in porta...». Per De Marco anche una stagione e mezzo a Perugia. «Un'avventura purtroppo iniziata male e finita peggio. Ho giocato due partite contro Paganese e Foligno e nel derby la combinai grossa. Mi resta comunque il ricordo di un'esperienza unica perché quando entri al Curi ti senti un giocatore vero. Giocando a Perugia poi ho conosciuto la donna della mia vita. La mia compagna Romina. Sette mesi fa abbiamo anche avuto una bimba, Miranda. Ecco, questo titolo di portiere meno battuto dell'anno lo dedico alle mie donne di casa». Scuola Avellino con portieri importanti da cui imparare: «Taglialatela su tutti. Veramente un maestro». Ma è un De Marco versione Chilavert... «Per il rigore segnato alla Subasio? Ogni tanto mi diverto a tirarli in allenamento. Russo, il nostro rigorista, era uscito, Vazzana ancora non era arrivato. Me la sentivo, l'ho calciato ed è andata bene. Ma prima che a segnare, fatemi pensare a pararli...». Come a Diego Biscaro Parrini... «Due su due quest'anno contro il Villabiagio. Il problema ora è confermarsi...»«Dedica per Romina e Miranda. Taglialatela un maestro, che papera in Coppa Dopo il gol alla Subasio mi candido al ruolo di rigorista»

«LE MANDORLE DI GIACCHETTI E LE DIETE DI MALFAGIA IL NOSTRO SEGRETO»
 Nel 2010 toccò a Nicola Ceccagnoli del Trestina, nel 2012 e nel 2011 era stato invece Riccardo Pifarotti a guadagnarsi il titolo di saracinesca dell'anno. Guarda un po', portiere del San Sisto proprio come De Marco.«Ma allora il merito non è mio ma della società e del mister. Credo che il segreto di Giacchetti siano le sue mandorle...».Prego? «Il mister è mezzo matto, un personaggio unico, basta vedere come si veste. A pranzo in genere, quando va a correre, mangia cinque o sei mandorle e basta. Anche io? Sì, proprio, io sono un amante della buona tavola e del buon vino. In squadra abbiamo Malfagia che è un altro attento alla linea».Con l'arrivo di Stella la difesa del San Sisto, già la migliore dell'Eccellenza, sembra sempre più blindata. «Luca non lo scopro certo io, ma anche Lucarino che è passato al Deruta, è molto bravo. Ripeto, gran parte del merito va ai miei compagni e al mister. Giacchetti riesce a tirare fuori sempre il meglio ogni domenica». E magari anche al ds Prelati che ha convinto De Marco a scegliere San Sisto: «Siamo vicini di casa. Convivo con la mia compagna a Poggio delle Corti, a 200 metri da casa Prelati, una famiglia eccezionale. Io posso solo ringraziarli». Ma fra i portieri giovani, De Marco su chi scommetterebbe: «E' difficile fare un nome. Contro di noi comunque ha giocato una gran partita Ceccarelli del Villabiagio. Proprio un bel fuoriquota». Ma chi vince l'Eccellenza? «Il Group Castello è un'incognita, visto che ha cambiato parecchio a dicembre con giocatori di qualità ma ha pur sempre cambiato la rosa. Se tutto dovesse andare per il verso giusto credo che i tifernati si lotterebbero però il primato con il Villabiagio che ha fatto un gran colpo in attacco con Marri. Occhio comunque alla Vis Torgiano: sono primi e hanno una buona dose di entusiasmo che, in questi casi, può fare la differenza».

LA CARRIERA
Juri de Marco nasce in provincia di Benevento il 12 luglio 1984. A 16 anni è titolare in Promozione nella squadra del suo paese e viene notato dall'Avellino che lo mette sotto contratto. Il debutto in prima squadra con la maglia del Potenza in serie D nel 2002-2003. La stagione successiva passa al Manfredonia dove vince il campionato di serie D. Poi il ritorno ad Avellino con gli irpini che vincono i playoff e salgono in B. De Marco resta due stagioni ad Avellino senza però collezionare presenze in campionato. Così il passaggio al Giugliano in C2 nel 2006-2007 con 24 presenze all'attivo. A seguire il ritorno ad Avellino dove colleziona una presenza in serie B nell'1-1 contro il Brescia, stagione 2007-2008. Nel gennaio del 2009 approda a Perugia voluto da Sarri. Resta in biancorosso anche la stagione seguente giocando due gare contro Paganese e Foligno. Poi il passaggio all'Alessandria in C1, sempre con Sarri, l'anno successivo prima di scendere in serie D nel finale della stagione 2011-2012 nelle fila della Sansovino. Lo scorso anno da metà stagione ha difeso i pali del Castel del Piano. Quest'anno è rimasto in Eccellenza e veste la maglia del San Sisto con soli 9 gol subiti nel girone d'andata.

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