CASTEL RIGONE-POGGIBONSI 2-1 (clicca qui per il video)
(CLICCA QUI PER LO SPECIALE SUI 100 GOL DI TRANCHITELLA)
FONTE IL GIORNALE DELL'UMBRIA (lunedì 3 febbraio 2014)
di Nicola Agostini
Dal San Bartolomeo al San Bartolomeo. Dal 13 settembre 2009 al 1° febbraio 2014. Quasi quattro anni e mezzo, giusto il tempo di segnare 100 gol. Dalla seconda rete nel 3-0 al Forcoli, alla seconda di campionato in serie D, al 2-1 al Poggibonsi alla quinta di ritorno in Seconda divisione. Una pagina di storia del Castel Rigone scritta in maniera indelebile, a suon di gol, da Dario Tranchitella. E il puntero, per festeggiare, si è voluto regalare una domenica speciale. Tutti allo Juventus Stadium. Tutti chi? Tranchitella, appunto, e altri tre interisti sfegatati: il ds Luca Quarta, il segretario Francesco Scarpelloni e l'accompagnatore Giulio Pazzaglia. «Facevamo meglio a restarcene a casa - sorride il bomber - all'uscita dello Juventus Stadium dopo il 3-1 -. Ma noi siamo solo venuti a vedere lo stadio e ci piace di più il San Bartolomeo...».
Meglio tornare a pensare al Castel Rigone... «Davvero - continua Tranchitella -. Sabato è stata una giornata stupenda. Segnare il centesimo gol con questa maglia, all'ultimo minuto e regalare al Castel Rigone la vittoria in uno scontro diretto è il massimo. Ho sentito un boato subito dopo il gol che mi ha fatto emozionare. Non a caso ho esultato anche io e non sono uno che si lascia andare dopo aver segnato». E via al coro «Cento, cento» sugli spalti prima e negli spogliatoi poi. «L'affetto della gente e dei compagni, la maglia celebrativa consegnata dalla società, lo striscione dei miei compaesani di Villa d'Agri e dei miei amici. E chi se la dimentica una giornata così?». Un passo indietro però è d'obbligo. «Il gol più bello? Ce ne sono diversi. Quello a Lanciano che ci ha permesso di superare il turno in Tim Cup resta fra i miei preferiti. Il rigore a Scandicci del 5 maggio che ci ha regalato la promozione ha sempre un valore speciale. Ma anche quello di sabato ha il suo perché...».Già, soprattutto perché lì dietro hanno vinto anche Aversa e Chieti. «Adesso - continua Tranchitella - dobbiamo pensare al Cosenza. Una partita alla volta. E' chiaro che tenere dietro il Poggibonsi è stato importantissimo. Pur non meritando abbiamo portato a casa tre punti d'oro. E non vi dico quante telefonate dai tifosi della Colligiana...». Una dedica speciale? «Squadra, società, amici, tifosi e un pensiero speciale per la mia Giorgia». Che ad aprile darà alla luce un maschietto... «Se quando sarà grande non crederà che ho segnato 100 gol, almeno avrò la maglia da fargli vedere...».E il ds Quarta, in veste d'autista, si lascia andare ad una battuta: «Una volta quando venivamo a vedere l'Inter segnava Ronaldo, adesso, se va bene, fa gol Rolando». Per fortuna che c'è Re Dario...Dal Forcoli al Poggibonsi per arrivare in tripla cifra «Che boato al momento del gol. Tre punti fondamentali E i tifosi della Colligiana...»
229 GOL IN CARRIERA FRA COPPA E CAMPIONATO
Per Dario Tranchitella sono 229 i gol in carriera di cui 211 in campionato e 18 in Coppa. Di questi 229 il 35enne puntero di Villa d'Agri ne ha segnati 100 con la maglia del Castel Rigone. Ecco il dettaglio prima dell'arrivo al San Bartolomeo nell'estate 2009. Stagione 1998-99: Locri, serie D, 6 gol. Stagione 1999-00: Locri, serie D, 8 gol. Stagione 2000-01: Villacidrese 3 presenze, a dicembre all'Orlandina, serie D, 3 gol. Stagione 2001-02: Isernia, serie D, 2 gol in campionato e 7 in Coppa. Stagione 2002-03: Colligiana, Eccellenza, 12 gol.Stagione 2003-04: Colligiana, Eccellenza, 23 gol, 1 ai playoff. Stagione 2004-05: Colligiana, Eccellenza 5 gol, da dicembre a Poggibonsi, serie D 7 gol, 1 playoff. Stagione 2005-06: Poggibonsi, serie D, 15 gol. Stagione 2006-07: Poggibonsi, serie C2, 10 presenze e 0 gol. A gennaio alla Colligiana, Eccellenza, 5 gol. Stagione 2007-08: Colligiana, serie D, 14 gol, 4 in Coppa, 1 ai playoff.Stagione 2008-09: Colligiana, serie C2, 15 gol.
Nella foto, by Baffetti, a sinistra il gol del 2-1 di Dario Tranchitella. A destra il bomber riceve la maglia celebrativa dal ds Luca Quarta