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GABRIELE CAPANNI FRA I MIGLIORI 16 TALENTI IN CASA MILAN

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Il baby prodigio di Trestina ha subito conquistato tutti alla prima stagione negli Allievi nazionali del Milan, tanto da venire subito segnalato per il progetto "Milan Gold", programma specifico riservato ai 16 migliori talenti rossoneri

Martedì 7 giugno 2016
di Nicola Agostini

Ve lo ricordate Gabriele Capanni? Il baby prodigio di Trestina, classe 2000, di cui avevamo parlato per la prima volta 4 anni fa pubblicando un video in cui incantava a suon di palleggi e che abbiamo intervistato l'estate scorsa prima del suo approdo al Milan?


CLICCA QUI PER IL VIDEO DEL BABY GABRIELE CAPANNI

Ebbene la prima stagione in maglia rossonera, nelle fila degli Allievi nazionali, non ha fatto altro che consacrare le qualità di Gabriele. Tanto che si è conquistato anche l'accesso al progetto "Milan Gold", il nuovo ed innovativo programma volto a migliorare le performance sportive degli atleti del settore giovanile rossonero. 
Il progetto è destinato ai migliori 16 talenti nati dal 1997 al 2002, selezionati in quanto ritenuti tra i più promettenti dell’intero vivaio rossonero. Questi profili saranno coinvolti in allenamenti specifici, il cui obiettivo è quello di svilupparne ulteriormente il talento per far si che le loro qualità migliorino per potergli consentire un ingresso più veloce e meno traumatico nel gruppo della prima squadra.
Oltre agli allenamenti supplementari e specifici, il metodo comprenderà anche l’addestramento di una “learning machine” che aiuterà gli atleti ad arrivare agli obiettivi nel minor tempo possibile.
Il progetto è stato presentato dall'amministratore delegato rossonero Adriano Galliani e dal direttore di Milan Lab Adriano Tognaccini. Una soddisfazione non da poco per Gabriele ed un grande in bocca al lupo per la sua carriera.

Di seguito i 16 ragazzi che faranno parte del progetto “Milan Gold”:
Luca Vido (1997)
Giovanni Crociata (1997)
Gian Filippo Felicioli (1997)
Ivan De Santis (1997)
Nicolò Zanellato (1998)
Patrick Cutrone (1998)
Moris Sportelli (2000)
Alessandro Plizzari (2000)
Raoul Bellanova (2000)
Gabriele Capanni (2000)
Vittorio Vigolo (2000)
Matteo Soncin (2001)
Giacomo Olzer (2001)
Giuseppe Iglio (2001)
Pietro Grassi (2002)
Mattia Cretti (2002)

Nella foto, by acmilan.com, Gabriele Capanni è il terzo da destra 


Mercoledì 12 agosto 2015

di Nicola Agostini
Un sogno che si realizza. O meglio, l’inizio di una favola. Quella che vede protagonista Gabriele Capanni. Quindici anni da compiere il prossimo 2 dicembre e un contratto con il Milan appena firmato. Sì perché il baby prodigio di Trestina, di cui avevamo già parlato tre anni fa su queste colonne, non si è affatto perso per strada. La classe c’era e c’è, il Milan ha sempre continuato e seguirlo e, appena le norme l’hanno consentito, il club rossonero l’ha messo sotto contratto. Lunedì prossimo così il talento nato e cresciuto a Trestina si aggregherà, a Pinzolo, al gruppo degli Allievi Under 17, allenati da Stefano Nava, per la prima vera stagione con la maglia del Milan. 
La prima vera stagione perché, di fatto, Gabriele vive già da un anno a Milano. Il Milan infatti, dopo averlo “parcheggiato” alla scuola calcio Federico Giunti di Città di Castello, ha voluto portarlo a Milano già un anno prima che potesse firmare il suo primo contratto. 
«Avevamo paura che potesse soffrire un po’ il distacco da casa - racconta il babbo Lorenzo - e invece Gabriele si è dimostrato più maturo dei suoi 14 anni. A scuola e nella vita di tutti i giorni». 
L’umiltà prima di tutto e per uno che a 11 anni aveva stupito perfino Zidane in un torneo con la maglia del Real Madrid non è cosa da sottovalutare. «Per lui è tutto normale - continua Lorenzo - c’è da imparare in certe cose. Quella volta a Madrid? Lo voleva il Real ma ci saremmo dovuti trasferire con tutta la famiglia e le leggi non lo consentivano. Ci siamo affidati al Milan e non potevamo fare scelta migliore». 
Già perché nel frattempo Gabriele è l’unico giocatore italiano, nato nel 2000, sotto contratto con la Nike ormai da tre anni. Contratto che, fra l’altro, proprio in questi giorni è stato rinnovato fino al 2018.
«È un momento magico davvero per noi - racconta il padre - e per tutta la nostra famiglia. E di questo dobbiamo ringraziare Dio». Una famiglia molto devota, composta da papà Lorenzo, mamma Carolina e i 5 fratelli di Gabriele: Maria Vittoria di 16 anni, la più grande, la terzogenita Veronica di 8 anni, poi ci sono Anna di 5 anni e i fratellini Miguel di 2 anni e Francesco di 3 mesi che magari ripercorreranno le orme di Gabriele.
Intanto lui è pronto a salutare tutti di nuovo per rincorrere il suo sogno. «Cosa mi dicono ogni volta che parto? In bocca al lupo Gabry. Non sono di tante parole». Già, in casa Capanni meglio parlare con i fatti. Come ha insegnato anche il nonno Fausto, primo tifoso di Gabriele, insieme al padre spirituale Giovanni, presente anche al momento della firma. 
Gabriele si troverà in compagnia di un altro ragazzo classe 2000 che arriva dall’Umbria: il difensore Redolf Ramilli che i rossoneri hanno prelevato dal Montemalbe Ellera. «Siamo in camera insieme dall’anno scorso. Mi marca sempre, anche quando andiamo a letto ma io gli faccio un tunnel anche se esco dalla doccia...». 
Tutto normale per Gabriele, anche un selfie con gli idoli Messi e Neymar incontrati a San Siro. E gli occhi sono tutti per quei campioni visti dal vivo, lì a due passi, quando ha avuto l’opportunità di fare il raccattapalle al Meazza. «Contro il Napoli ho visto Mertens. È proprio forte, mi ci rivedo molto, gioco nel suo ruolo. Mi piace tantissimo anche Menez. Il più simpatico? Montolivo. Mi parla spesso, è proprio in gamba oltre che un gran giocatore. Berlusconi? Silvio non l’ho mai visto dal vivo, Barbara sì». 
Con la tranquillità di uno che vive lo straordinario come ordinario. «Sono molto contento di cominciare questa nuova stagione. Spero di poter fare meglio possibile. Sogni? Ora penso solo a fare del mio meglio. Il livello è molto alto, ci sono tanti ragazzi bravi e per provare a fare qualcosa di buono devo impegnarmi al massimo». 
La valigia è lì, pronta sul letto. Il 17 si parte. Con i piedi, sopraffini sì, ma ben piantati per terra... 


Giovedì 18 ottobre 2012
di Nicola Agostini

«Di che anno è questo ragazzino? Dicembre 2000? A quest’età così forti qui abbiamo visto solo Neymar». Se a dirlo sono Zinedine Zidane e il responsabile del settore giovanile del Real Madrid Ramon Martinez, l’X factor, per dirla alla Ventura, è dietro l’angolo. 
E da dove arriverà questo talento? Da Trestina. E non è uno scherzo, perché Gabriele Capanni, 12 anni da compiere il prossimo 2 dicembre è già una stella nel firmamento del calcio europeo. Opzionato dal Milan, inseguito dal Real Madrid e sotto contratto con la Nike, unico 2000 in Europa. Un talento cresciuto a pane e pallone nel cortile di casa, a poche centinaia di metri dal “Casini” di Trestina dove ha cominciato a giocare a 4 anni. E nel Dna c’è anche qualcosa del padre Lorenzo, 34 anni, muratore nella vita, ma con un passato da promessa nelle giovanili del Pisa in coppia con Spinesi negli Allievi nerazzurri nel lontano 1993. 
A 9 anni così Gabriele passa al Perugia ma ci resta solo una stagione. È’ l’anno del fallimento e il nome di Gabriele circola fra gli addetti ai lavori, della serie «c’è un fenomeno di Trestina che con il pallone ci scrive». 
A scovarlo in un Milan Camp è Marco Smacchia, osservatore di riferimento per i rossoneri in Umbria. «Ricopro questo ruolo da 7 anni - spiega Smacchia - e un giocatore così non l’avevo e non l’ho mai visto». Niente male, considerando che Smacchia ha visto all’opera, sempre in alcuni Milan Camp, anche il baby fenomeno Mastour, due anni in più di Capanni, tesserato quest’estate dal Milan. E fra due stagioni i rossoneri sperano di tesserare anche Gabriele sul quale però c’è un interessamento forte anche del Real Madrid. Anzi, un mese fa, sembrava fatta... «Poi invece - racconta il padre - ci sono stati degli intoppi burocratici, la Uefa non ha autorizzato il tesseramento vista la giovane età. E ora il Milan continua a seguirlo da vicino». 
Tanto che anche la prossima settimana Gabriele salirà a Milano per sostenere il consueto allenamento al centro sportivo Vismara. Un’abitudine ormai per Capanni che tre anni fa ha avuto modo di guadagnarsi anche i complimenti di Ronaldinho con tanto di maglia con dedica: «A Gabriele, il mio erede» che il piccolo Capanni, tifoso rossonero, tiene appesa in camera con orgoglio. Con lui, come al solito, ci sarà il nonno Fausto, mentre lo zio Andrea è pronto a filmare le imprese del nipote da addetto stampa improvvisato. 
E per il tifo ci pensano le tre sorelline. Una famiglia al gran completo pronta a sostenere il gioiellino di casa che ha conquistato il titolo di miglior giocatore negli ultimi tre tornei internazionali ai quali ha preso parte con il Milan. Proprio durante un torneo in Francia il Real gli ha messo gli occhi addosso. 
«A fine maggio, - racconta il padre - mi arriva una telefonata. Mi dicono che il Real è interessato a Gabriele. All’inizio ho pensato ad uno scherzo. Invece era vero. Siamo andati a Madrid io, mia moglie e Gabriele. Come è andata? La squadra di Gabriele ha vinto 5-1 la prima partita e lui ha segnato tre gol e fatto due assist. Zidane e Martinez hanno voluto conoscere me e mia moglie. Abbiamo parlato un po’, cioè hanno parlato perché mia moglie è dominicana...». Quanto basta perché Gabriele diventi anche un testimonial Nike con tanto di contratto firmato quest’estate. «Restiamo comunque con i piedi per terra. Gabriele continuerà a giocare con gli Esordienti della Federico Giunti (scuola calcio gestita dall’ex Grifone sotto l’egida del Milan ndr) a Città di Castello poi a 14 anni speriamo possa andare al Milan. Chi è il suo idolo? Messi...». 
E se, in tempi di fair play finanziario, la Pulce in rossonero è pura utopia, chissà che il Milan il suo Messi non l’abbia scovato a Trestina... 

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