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IL CANNARA FESTEGGIA UNA STAGIONE DA APPLAUSI

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Appuntamento domani, lunedì, alle ore 20 allo stadio Spoletini: vino e porchetta per tutti. Tifosi, simpatizzanti, allenatori, tesserati e genitori: tutti invitati per celebrare la grande annata, in attesa di novità sul ripescaggio in serie D

Domenica 17 giugno 2018

Un lunedì di festa per il Cannara. La società ha organizzato infatti una cena a base di vino e porchetta per tutti i tifosi, simpatizzanti, allenatori, tesserati e genitori della società rossoblù.
Appuntamento alle ore 20 allo stadio Spoletini di Cannara, domani sera, per festeggiare la splendida annata che ha visto la prima squadra arrivare ad un passo dalla serie D ricreando un grande entusiasmo in paese.
Passerella per tutti i giocatori e per le vecchie glorie delle stagioni 1973-1975 che vinsero l'allora Prima categoria disputando l'unico campionato di Interregionale negli 86 anni di storia del Cannara. Il tutto alla presenza delle istituzioni, con la società al lavoro per presentare domanda di ripescaggio in serie D. Intanto però, domani, sarà festa celebrando una grande stagione con l'apice della vittoria al Braglia di Modena. 
La società, allo stesso tempo, ringrazia i tifosi per la grande prova di maturità dimostrata domenica scorsa nella finale con la Torres. 
"Domenica è stata una festa straordinaria per un’intera comunità ed è stata scritta una pagina storica per Cannara, al di là del risultato sportivo. La squadra ed i tifosi locali - si legge nella nota diffusa dal club - hanno interpretato in maniera esemplare, al limite della perfezione, quelli che sono i valori del calcio e dello sport in generale facendo risaltare, fuori e dentro il campo, come fossero un tutt’uno: Agonismo, Umiltà, Coraggio, Rispetto, Volontà, Lealtà, Civiltà.
Sembrava che fossero abituati da sempre ad affrontare simili eventi ed invece per la stragrande maggioranza di loro era la prima volta.
La società del Cannara ha accettato qualunque richiesta, sia economica che sportiva, per far sì che fosse una festa per tutti.
D'altro canto non si possono non evidenziare aspetti che nulla hanno a che fare con il calcio e con lo sport da parte di chi invece dovrebbe essere abituato ad affrontare e gestire partite come queste:
- Abbiamo accettato di trasferirci su un altro campo per consentire a tutti di vedere la partita, sapendo che, giocando in casa, avremmo sicuramente avuto maggiori chance di fare risultato.
- Abbiamo chiamato e pagato 34 steward per garantire la sicurezza in quanto Torres e Questura ci hanno comunicato che sarebbero arrivati 400-500 tifosi della Torres, di cui parecchi potenzialmente pericolosi.
- Ci è stato detto che tutto ciò era necessario a causa del prezzo da noi fissato in euro 20 che avrebbe potuto far “innervosire” i tifosi all’esterno dello stadio.
- Ci è stato detto che la Lega Nazionale Dilettanti non sarebbe stata contenta del nostro atteggiamento nel voler fissare questo prezzo; la stessa Lega di Roma che, per fare un sorteggio per decidere quale delle due squadre avrebbe giocato la prima partita fuori casa, ha impiegato 2 giorni. Quanto è bastato per non consentirci di prenotare il volo di ritorno della domenica sera, facendoci spendere 2500 euro per un ulteriore giorno di pernottamento a Sassari.
Ebbene, domenica sono arrivati soltanto 180 tifosi della Torres, alcuni dei quali non ne hanno voluto proprio sapere di pagare 20 euro, minacciando di forzare gli ingressi. A fronte di questa minaccia, chi doveva presiedere alla sicurezza, ha ritenuto che farli pagare 10 euro fosse l’unica soluzione per risolvere il problema, ottenendo il risultato di far sentire gli altri spettatori non tutelati e, quantomeno, presi in giro.
A questo punto ci domandiamo: valeva la pena organizzare tutto questo grande evento, con dispendio di energie e risorse economiche, per far venire allo stadio questi pochi soggetti che non vanno confusi con l'intera tifoseria della Torres?
E’ normale che arrivati a giocare a questi livelli chi fa tutto nel rispetto delle norme, debba vedersi preso in giro, non tutelato da nessuno e ostaggio di pochi tifosi?
Nel nostro piccolo abbiamo assistito ad una gestione provinciale da parte di tutti i soggetti nostri interlocutori. Per questo ci dispiace per i nostri tifosi e simpatizzanti, che hanno pagato la cifra richiesta per assistere a quello che comunque è stato e rimarrà uno spettacolo. Per rispetto nei loro confronti, abbiamo ritenuto di voler sottolineare questi aspetti".

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