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REPACE SI DIMETTE: “COSI' POSSO DIFENDERMI DA CHI MI ACCUSA”

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Il presidente lascia la guida del Cru dopo 17 anni e lo fa con una lettera alle società, in attesa del giudizio dopo il deferimento dello scorso 3 dicembre. Lunedì 5 giugno le elezioni per il nuovo numero uno del calcio regionale

FONTE LA NAZIONE
Sabato 29 aprile 2017
di Nicola Agostini

Luigi Repace lascia l'incarico di presidente della Federcalcio umbra. In carica ininterrottamente dal 2000, Repace ha rassegnato le sue dimissioni irrevocabilii, mettendo la parola fine ad un'epoca del calcio umbro.  
“Lascio dopo 17 anni – ha dichiarato il presidente uscente in una lettera aperta alle società – per avere la possibilità, finalmente, di difendermi in toto dalle infamanti e non veritiere accuse che mi sono state mosse, che colpiscono non solo la carica che rivesto, ma soprattutto la mia persona.Il coinvolgimento di Valerio Branda in questo procedimento è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Accuse che non posso più ignorare e che, invece, voglio avere la possibilità di smontare, dimostrando semplicemente la verità.
E per farlo, ho bisogno di trovarmi nella più ampia libertà delle azioni da intraprendere, tra cui quella di adire la magistratura penale nei confronti di tutti coloro che hanno cercato vigliaccamente di infangare la mia immagine”.
Repace fa riferimento alle accuse mosse da due dipendenti del Comitato Regionale Umbria, che lo stesso presidente uscente ha querelato presso la Procura Penale di Roma. In seguito a queste accuse Repace e Branda il 3 dicembre 2016 sono stati deferiti dal Procuratore Federale al Tribunale Federale Nazionale. Deferimento per i quali i due sono ancora in attesa di giudizio.
Proprio due giorni dopo il deferimento, Repace è stato rieletto per la quinta volta alla presidenza del Cru, all'unanimità, dalle società umbre.
Fiori all'occhiello della sua gestione, la nuova sede, la riforma playoff e il primo campo senza barriere.
“Sono trascorsi 6 lunghi anni, in cui ho resistito, grazie alle vostre attestazioni di fiducia – continua Repace - nel mio operato, ad ignobili attacchi, che non hanno colpito solo me, ma purtroppo anche la mia famiglia e le persone a me più care”.
Il riferimento è alla vicenda del campo di Prepo che ha portato, nel luglio 2015, all'inibizione per 4 mesi del presidente del Cru.
“Ma arriva un momento, nella vita di chiunque, in cui la voglia di combattere contro i mulini a vento viene meno. Chi mi conosce – conclude Repace - sa che la mia sarà un'uscita in punta di piedi. L'unico messaggio che mi preme lasciarvi è quello di restare uniti. In un momento politico ed economico così difficile, l'unico ingrediente che potrà tenere saldo il Cru è l'unità di intenti di tutte voi società a cui chiedo di non lasciarvi condizionare né raggirare da sedicenti politici o faccendieri, il cui unico obiettivo è quello di utilizzare il calcio per fini personali e non, invece, per il bene comune del movimento dilettantistico regionale”.
IL FUTURO E' ADESSO - Le dimissioni di Repace portano necessariamente alla convocazione di una nuova assemblea elettiva. Le società eleggeranno il nuovo presidente del Comitato Regionale Umbro nella giornata di lunedì 5 giugno, in prima convocazione alle ore 15,30 e in seconda convocazione alle 17,30, presso l'Auditorium della sede del Cru a Prepo. All'ordine del giorno la verifica dei poteri, la Costituzione dell’Ufficio di Presidenza dell’Assemblea, l'elezione del Presidente del Comitato Regionale Umbria, varie ed eventuali.
Per presentare la candidatura alla presidenza c'è un mese di tempo. Il termine ultimo è fissato infatti per lunedì 29 maggio, una settimana esatta prima delle elezioni. Per poter ambire alla presidenza del Cru servono le deleghe di almeno 40 società regolarmente iscritte alla Figc. 

Nella foto Luigi Repace 


 


 


 


 

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