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SQUADRONI NON MOLLA: “MI RIPRENDO L'ECCELLENZA”

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Dopo l'asportazione della milza dello scorso dicembre e l'autotrapianto di cuore del 2005, il portiere ex Amc 98 riparte dal Massa Martana: “Marini un maestro. Senza calcio non so stare, a novembre sarò papà e allora forse crescerò...”

Venerdì 18 agosto 2017
di Nicola Agostini

Il sorriso stampato sul volto di Luis Alberto Squadroni è un po' un marchio di fabbrica. Quel sorriso con cui accoglie i clienti nel ristorante di famiglia, lo stesso con cui si è rimesso i guanti e ha ricominciato a tuffarsi fra i pali. “Che volete farci – dichiara naturalmente sorridendo – il calcio è la mia grande passione. Ho dovuto superare diversi ostacoli ma di smettere io non voglio proprio saperne”.
E dire che dopo l'incidente in campo dello scorso dicembre sembrava destinato a dire basta con il calcio. Cannara-Amc 98, gara di campionato del girone B di Promozione. Scontro fortuito con un compagno dopo pochi minuti: milza spappolata ma Luis Alberto resta comunque in campo. Poi il cambio e la corsa in ospedale: asportazione della milza, i medici che lo invitano a starsene buono ma lui, dopo tre mesi, è già al campo ad allenarsi. 
In fin dei conti l'incidente di Cannara è poca cosa per uno che nel 2001, a 12 anni, sembrava destinato a dover chiudere con il calcio per un problema al cuore. Poi, a 16 anni, la svolta: l'autotrapianto di cuore, un intervento di Ross perfettamente riuscito, e la possibilità di tornare a parare.
Fino al 2010 quando si mette in mostra da fuoriquota, in Eccellenza, con l'Amc, ma i medici lo fermano di nuovo per un riacutizzarsi del problema al cuore.
Tre anni di inattività forzata poi, nel 2013, il nuovo inizio. “Io ho sempre saputo che sarei tornato in campo – precisa Luis Alberto – perché il calcio è la mia grande passione. Quando mi sono operato al cuore ho portato con me la maglia di Buffon. E mi ha portato fortuna. Da allora mi sono invecchiato un po', ma la passione è sempre la stessa. Io mi alleno sempre al massimo. Mi sono beccato tre mesi di squalifica l'anno scorso ma non ho saltato un allenamento. Quando non avrò più voglia di impegnarmi così, allora smetterò. Intanto però fatemi divertire un altro po' e a Massa Martana c'è tutto per fare bene. E' un professionismo mascherato per il modo in cui ci alleniamo. La squadra è forte, ci sono giocatori che non hanno nulla a che vedere con la categoria e il mister, Marini, è un maestro. Come fai a non dare il massimo?”.
Proprio Luciano Marini ha dato fiducia a Luis Alberto che si giocherà una maglia da titolare in Eccellenza. “Io mi alleno sempre a mille. Dovrei stare attento? Me lo sento ripetere da una vita ormai. Ho mille cicatrici. L'unico al quale forse darò ascolto sarà mio figlio”.
Sì perché a novembre diventerà papà: “Sarà un maschio. Io e Chiara non vediamo l'ora. Da papà spero di beccarmi qualche squalifica in meno. Dice che quando si è genitori si cresce. Se mio figlio mi dicesse di smettere? Uno, ancora prima di parlare un po' di tempo passerà. Due, credo proprio che gli farò mettere subito i guanti per evitare questi problemi...”.


Nella foto Luis Alberto Squadroni

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